Presentato il simbolo di Unione Popolare
Oggi 4 agosto è stato presentato, in un’affollata conferenza stampa, a Napoli il simbolo con cui Unione Popolare, si presenterà alle imminenti elezioni politiche. Unione Popolare, il solo voto utile per la pace, i diritti, il lavoro, l’ambiente.
Basta guerra. Basta carovita.
Giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra e contro il carovita. In tutta Italia Rifondazione in piazza per manifestare la propria ferma opposizione all’economia di guerra e antisociale attuata nel nostro Paese.
Voci femministe contro la guerra
Incontro online organizzato il 28 maggio dal collettivo femminista delle compagne di Rifondazione Comunista, CollettivA Menapace.
Che fare per fermare in tempo i cambiamenti climatici e realizzare una reale transizione ecologica?
Incontro organizzato dalla Commissione Ambiente e dalla Commissione Formazione del PRC di Torino
20 maggio: una giornata di sciopero e di lotta
Contro la guerra e il carovita. Contro l’Europa delle banche e della guerra. Manifestazione in piazza Castello a Torino.
Presidio unitario per la giornata nazionale contro il ddl concorrenza.
Sabato 14 maggio a Torino, ore 15:30 in piazza Carignano: presidio unitario per la giornata nazionale contro il ddl concorrenza.
Eurovision a Torino, ancora una volta un grande evento vuole il sudore dei giovani ma non li vuole pagare.
Rifondazione Comunista martedì 10 maggio al presidio indetto da Usb e Cub in corso Sebastopoli contro lo sfruttamento del lavoro volontario.
No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia
Locatelli, Cristofari, Deambrogio* (Prc-Se): No allo stravolgimento della realtà. Le uniche violenze del 1 maggio a Torino sono quelle scatenate dalle cariche di polizia
Mistificatori. Non è possibile che la responsabilità degli scontri avvenuti il primo maggio a Torino venga stravolta a tal punto. Piero Fassino, ex sindaco di Torino, parla senza ritegno alcuno di “gruppi violenti” che “hanno turbato il #primomaggio a Torino, confermando di non avere nulla a che vedere con i lavoratori che invece sanno bene chi sta dalla loro parte”. Lasciamo perdere la battuta sul rapporto con i lavoratori da parte di uno che non ha mai perso occasione di dare dimostrazione della sua consonanza con Sergio Marchionne. In realtà ciò che è stato visto e subito da tutti i presenti sono le cariche della polizia in assetto antisommossa, polizia che ha deciso di smembrare a viva forza lo spezzone del corteo schierato a vario titolo contro la guerra in modo tale da impedirne l’entrata in piazza San Carlo. Bisogna smetterla con le menzogne. Anche l’Ansa riferisce che “le forze dell’ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare”. Ciò che è avvenuto è in tutto e per tutto inaccettabile. L’indecente messinscena delle violenze messe in atto il primo maggio va smascherata. Con buona pace di Fassino c’è un'unica responsabilità riguardo gli scontri di ieri, la responsabilità delle forze dell’ordine che hanno deciso di impedire il diritto di manifestare per una parte del corteo. Inammissibile. Uniamo le forze contrarie alla barbarie della guerra, costruiamo un grande movimento per la pace respingendo risolutamente intimidazioni di sorta.
*Ezio Locatelli, segreteria nazionale, Fausto Cristofari segretario provinciale Torino, Alberto Deambrogio, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista
1 maggio a Torino: Giù le armi. Su salari e spesa sociale
Primo Maggio a Torino. Una giornata di lotta per la Pace e contro il governo del carovita. "Giù le armi. Su salari e spesa sociale" lo striscione di Rifondazione Comunista.
Ristabiliamo la verità sul 1 maggio a Torino
Quanto successo durante il corteo del Primo Maggio è inaccettabile, esattamente come la ricostruzione giornalistica che ne è stata fatta.